ORDINE

Che cosa è l’Ordine degli Ingegneri?
L’Ordine è una istituzione regolamentata da leggi emanate nel 1923.

Chi controlla l’operato dell’Ordine?
Il Ministero di Grazia e Giustizia ed il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).

Quale è la differenza tra Ordine e CNI?
L’Ordine ha competenza provinciale, il CNI nazionale: quest’ultimo è l’istituzione superiore nella quale confluiscono tutti gli Ordini provinciali.

Gli ingegneri hanno rapporti con l’Ordine o con il CNI?
Essi hanno rapporti soltanto con l’Ordine di appartenenza, cioè della provincia in cui risiedono, e solo in rarissimi casi con il CNI (ricorsi su sentenze deontologiche).

Quali sono i compiti istituzionali dell’Ordine?
La tenuta dell’elenco degli iscritti (Albo);
il controllo dell’operato degli iscritti dal punto di vista deontologico;
il controllo dell’applicazione delle tariffe minime da parte degli iscritti.

Oltre ai compiti istituzionali l’Ordine ha altre competenze?
Storicamente l’Ordine rappresenta un punto di riferimento tanto per gli iscritti quanto per la committenza e le altre istituzioni. Alcune prassi ormai consolidate vedono l’Ordine in primo piano rispetto a:
segnalazione di nominativi di ingegneri iscritti per l’attribuzione di incarichi professionali, su richiesta della committenza;
corsi di formazione ed aggiornamento;
organizzazione di seminari e convegni;
organizzazione di Commissioni di studio per settori di particolare interesse;
informazione agli iscritti;
proposte al CNI per l’adozione di provvedimenti di legge;
controllo durante lo svolgimento degli esami di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione;
l’Ordine è il riferimento principale ed istituzionale per la categoria e gli interlocutori della categoria.

Quali sono gli organi istituzionali dell’Ordine?
In primo luogo gli ingegneri iscritti: essi eleggono il Consiglio dell’Ordine. I Consiglieri eleggono il Presidente, il Segretario, il Tesoriere e il Vice Presidente.

Chi può essere eletto Consigliere dell’Ordine?
Qualunque ingegnere iscritto nell’Albo.

Chi può iscriversi all’Ordine degli Ingegneri?
I laureati in ingegneria che hanno superato l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione.

Come ci si iscrive all’Ordine degli ingegneri?
Si presenta una domanda corredata da opportuna documentazione e si paga una tassa governativa e la quota annuale.

Conviene iscriversi all’Ordine?
Certamente si e da subito: il mondo del lavoro richiede, quasi sempre, l’iscrizione all’Albo.
Per certe tipologie di lavoro è richiesto un numero minimo di anni di iscrizione (ad es.: Collaudi, CTU, Arbitrati, Progettazione, Direzione lavori, Commissioni, Commissari, iscrizione in Albi ed elenchi speciali, ecc.)
Spesso gli ingegneri dipendenti o coloro che sono specializzati in settori non tradizionali (ad es.: Informatica, Telecomunicazioni ecc.) ritengono inutile – a torto – l’iscrizione all’Ordine: anche per le nuove professioni è raccomandata l’iscrizione.
Può infatti accadere che per mutate esigenze lavorative o mutate aspirazioni l’ingegnere senta la necessità di afferire a nuovi settori lavorativi: la mancanza di un congruo numero di anni di iscrizione impedisce l’accesso a molte attività.

Attraverso quali strumenti gli iscritti possono incidere sulla gestione dell’Ordine?
Annualmente viene indetta l’Assemblea degli iscritti che è preposta all’approvazione del bilancio; ogni quattro anni viene indetta l’Assemblea degli iscritti per il rinnovo del Consiglio.

Per quanto mi riguarda l’Ordine fa poco o niente e penso di cancellarmi: potete darmi un consiglio?
Non ti cancellare! L’Ordine non è inutile anzi è l’istituzione che consente un salto di qualità per tutta la categoria.